La pianta di chia è originaria del Messico e appartiene alla famiglia delle salvie. I semi della pianta di chia contengono cinque volte più calcio del latte, più ferro degli spinaci e più antiossidanti dei mirtilli, tra cui l'acido fenico. Questo mix di ingredienti fa dei semi di chia un cosiddetto superfood. Sono anche considerati digestivi e sazianti grazie al loro elevato contenuto di fibre, in quanto formano una consistenza gelatinosa simile a quella del basilico, dello psillio o dei semi di lino se combinati con alimenti liquidi o umidi. I semi aumentano il loro peso di nove-dieci volte. Si tratta di un "agente addensante" e ben si presta come sostituto vegano dell'albume d'uovo o della gelatina. I semi di chia sono più comunemente utilizzati nel muesli, nello yogurt e nei prodotti da forno. Nel gennaio 2013, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha autorizzato i semi di chia come nuovo ingrediente alimentare con usi estesi. I prodotti da forno, i cereali e le miscele di frutta a guscio possono contenere un massimo del 10% di semi di chia. L'EFSA raccomanda di consumare non più di 15 g di semi di chia non trasformati al giorno, in attesa di studi a lungo termine.